ALTRI MEDIA
ARCIPELAGO LAGUNA
1997 SEM Edizioni
curato da Vivilaguna – Venezia
foto Giuseppe Frigo Paolo Spigariol
CD-Rom distribuito in allegato al n. 201 della rivista Airone di gennaio 1998….
“presenta una Venezia sorprendente: quella del rapporto millenario tra l’uomo e l’ecosistema lagunare. Con schede multimediali delle sue 40 isole e sette itinerari” …
RI3 – RAI3 nazionale
a cura di Franco Poggianti
Una serie di immagini tratte da Orto-Grafie sono state utilizzate da Andrea Casentini e Giorgio Rocchetti di RAI3 per la realizzazione della sigla di apertura e chiusura della trasmissione AGRI3, in onda settimanalmente, a partire da gennaio 2007 e utilizzata per circa tre anni.
Con la presentazione della nuova sigla è’ andata in onda anche l’intervista che mi è stata fatta in Filanda Motta a Campocroce di Mogliano Veneto e realizzata a cura della stessa redazione di Agri3.
NIKON SCHOOL – NIKON LIFE
04/12/2014 – Orto-grafie, radici e radici
“All’AF-S Micro-Nikkor 105mm f/2.8G IF-ED devo molto. Per precisione, è ai vari 105mm Micro-Nikkor che devo molto”. Segue l’originale racconto di come un’ottica possa liberare la voglia di comunicare in immagini, sopperendo all’introversione caratteriale. Il soggetto liberatore? Il radicchio trevigiano!
NIKON SCHOOL – NIKON LIFE
16/01/2015 – Orto-grafie, atto secondo. “Che cavolo è”
Uno still-life creativo iniziato tra i campi di radicchio e successivamente esteso ad altri ortaggi e verdure, fino ad arrivare in cucina.
NIKON SCHOOL – NIKON LIFE
24/03/2015 – Orto-Grafie, “L’orto dei sensi”
L’idea, assolutamente innovativa e perfettamente in linea con le mie opere materiche, è stata quella di utilizzare la terra come schermo da proiezione. Quadri che ospitavano foto stampate su terra e quadri di terra su cui proiettare una sequenza di “immagini dinamiche”…
NIKON SCHOOL – NIKON LIFE
20/02/2015 – Orti-Graphie. Terre di fotografia
Un tributo alla terra, con la terra, per la Terra. E ai suoi preziosi frutti. Terra abusata e violata, sfruttata senza rispetto e senza reciprocità. O solamente ignorata, privata di qualsiasi identità. Non riusciamo a vederla se non come suolo da calpestare, da ricoprire e nascondere, quasi ce ne vergognassimo. Eppure la specie umana è figlia della terra