La prima delle tre immagini selezionate dai curatori ed esposta nella mostra “Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea” è un soggetto che mi sta molto a cuore, la Laguna di Venezia.
Vista aerea della Laguna lungo il Canale di Burano, una texture di barene, canali e ghebi. Le “barene” sono terre stabilmente emerse anche durante le alte maree e si distinguono dai fondali melmosi chiamati “velme” che affiorano soltanto quando l’acqua si ritira con la bassa marea. I canali sono le vie d’acqua principali mentre i “ghebi” sono quel fondamentale e arzigogolato reticolo di canali minori che porta e poi drena in modo capillare l’acqua in tutta la laguna.
La primigenia Laguna di Venezia doveva avere un aspetto simile, un ambiente apparentemente inospitale, tanto infido e ostile da proteggere le genti in fuga dai barbari, disperate a tal punto da abbandonare Altino e la terraferma per cercare estremo rifugio in questo instabile mondo anfibio.
Palude della Centrega, 12 agosto 2005
Nikon D70, Nikkor 12-24mm f/4 – 1/200 sec f/6.3 + polarizzatore
Forte di Belvedere, giardini Boboli, Firenze 25 giugno – 10 ottobre 2021
visite: www.museifirenze.it
Fondazione Alinari per la Fotografia – www.alinari.it