L’ORTO DEI SENSI
L’idea prende corpo nel 2013 come progetto multivisivo sperimentale da presentare ad Asolo (TV) in occasione di “Fantadia” – Festival Internazionale di Multivisione in collaborazione con Francesco Lopergolo. “L’orto dei sensi”, in questa prima versione, si propone come interpretazione dinamica delle Orto-Grafie e di tutta la loro filosofia, sostituendo la stampa fotografica su terra con la proiezione su terra.
Dall’esperienza di Asolo “L’orto dei sensi” è cresciuto e maturato fino a diventare un concept.
Un lavoro in progress, modulare e multimediale, che si presenta come installazione artistica configurabile e interpretabile in uno o più percorsi sequenziali.
Uno sperimentale approccio che fonde concettuale e materico, sviluppato sulla sinergia tra la potenza espressiva della fotografia e la forza materica della scultura, tra la dinamicità e l’emozionante impatto della narrazione multivisiva e il sorprendente piacere di contaminazioni tattili, olfattive e gustative.
“L’orto dei sensi” si propone come “scultura dinamica sinestetica”.
Nella sua interpretazione di riferimento, omaggio alle eccellenze agro-alimentari italiane, prevede un percorso in successione suddiviso in 3 segmenti dedicati alla Terra e ai suoi frutti, alle alchimie della cucina e alla seduzione dei sapori.
INSTALLAZIONI
ORTO-GRAFIE, CA’ DEI CARRARESI 2006 – TREVISO
Non la posso definire installazione, ma la volontà di allestire la mia prima mostra in maniera non del tutto convenzionale mi era assolutamente chiara. Lo testimoniano quel paio di gombine di autentica terra di campo che ho steso, con non poche difficoltà vista la preoccupazione dei responsabili, sul pavimento di Ca’ dei Carraresi.
Uno spaccato d’orto con tanto di vanga, rastrello, inaffiatoio e alcune Orto-Grafie posate direttamente sulla terra anziché appese ai muri. Era il 2006 e non ne ero consapevole, ma quell’orto, simbolico e per qualche aspetto anche reale, stava marcando l’inizio di un percorso che alcuni anni dopo mi avrebbe portato a concepire una vera installazione multimediale e sensoriale, “L’orto dei sensi”.
Tuttavia anche qualche traccia sensoriale era già presente. Un approccio tattile oltre a quello visivo… in molti si sono persino chinati a toccare la terra, forse increduli che una materia tanto povera potesse entrare in locali così prestigiosi. E una contaminazione gustativa, proposta durante il vernissage come parte integrante della mostra, un non casuale parallelo tra i cerchi colorati dell’opera “zuppe rotanti” e quelli di centrifughe di ortaggi e frutta, da degustare in bicchieri di ghiaccio.
LIDO-GRAFIE, JESOLO LIDO 2007
Nemmeno questa è da considerare come vera e propria installazione, tuttavia la mostra Lido-Grafie che ho allestito sul litorale di Jesolo nell’estate 2007, aveva un sapore molto particolare. Sapore di mare senza dubbio, e di creme solari, visto che l’ho fortemente voluta posizionare in spiaggia, a pochi metri dal bagnasciuga.
Una scelta coraggiosa quella di esporre all’aperto e per un paio di mesi in una location caratterizzata da condizioni ambientali alquanto proibitive. Scelta artistica meditata l’uso di ombrelloni quale elemento integrante e coerente, con funzioni di sostegno e, benché minima, di copertura protettiva. Aggredite dall’aerosol salmastro delle brezze marine e sferzate da una violenta burrasca estiva, cucinate dal solleone e inumidite dalla luna, impolverate dalla sabbia e infradiciate dalla pioggia. Nonostante tutto hanno resistito bene e ne sono uscite sostanzialmente indenni, forse…. un po’ abbronzate!
In omaggio al Lido di Jesolo ho chiamato “Lido-Grafie” le 14 orto-grafie esposte, tutte realizzate con autentica sabbia marina e conchiglie da me raccolte proprio su quello stesso arenile, espressione materica di altrettante immagini tratte dal libro fotografico “Jesolo” – Vianello Edizioni, pubblicato nel gennaio dello stesso anno su incarico del Comune.
L’ORTO DEI SENSI, FANTADIA 2013 – ASOLO (TV)
Francesco mi aveva proposto di partecipare con lui a Fantadia 2013, di cui era anche direttore artistico, con lo stimolo di pensare insieme ad un lavoro che si sarebbe dovuto caratterizzare da un’interpretazione creativa e sperimentale di multivisione. Gli è piaciuta subito l’idea di proiettare su terra, conosceva bene le mie Orto-Grafie e la loro filosofia,
si trattava solo di testare la resa qualitativa su un supporto così particolare. L’approccio era convincente e l’ampio spazio della chiesa sconsacrata di S.Pietro e Paolo in centro ad Asolo era la situazione ideale per concepire l’installazione che avremmo poi pian piano configurato. “L’orto dei sensi”, questo il titolo che avevo scelto, stava per essere presentato per la prima volta in quella che oggi definisco “versione 1”. Una configurazione a 7 proiettori, di cui 6 indirizzati su altrettanti gruppi di pannelli di terre crepate per un totale di 24, e uno orientato e sagomato verso una grande tela bianca che scendeva dall’arco dell’altare. L’installazione si completava con l’inserimento di una decina di Orto-Grafie, singolarmente illuminate in sincronia con lo svolgersi della multivisione, da faretti opportunamente sistemati. Uno spettacolo di circa 8 minuti dal mood evanescente quasi mistico, una sensazione certo agevolata dalle architetture della location, ma stimolata anche dal lento ritmo delle dissolvenze e dalle particolari note dei brani di Arvo Part e …..
L’ORTO DEI SENSI, PALAZZO GIACOMELLI 2015 – TREVISO
Portare un frammento di Expo da Milano a Treviso, questo il punto d’incontro tra Elisa Menuzzo Vicepresidente di CAME, che di Expo era fornitore, e “L’orto dei sensi” che con il tema della fiera era perfettamente in sintonia. Palazzo Giacomelli, sede di rappresentanza di Unindustria Treviso, la location designata per una nuova interpretazione
del mio progetto multimediale, in questo frangente diventato anche pienamente multisensoriale. Un percorso concepito in 5 sale, per prima la multivisione in mansarda e poi la sala dedicata alla Terra, quella agli ortaggi, la terza al Prosecco e infine l’ultima al sapore e al cibo, entrambe queste ultime con degustazione guidata. In tutte ho inserito, con diverse modalità di approccio, le contaminazioni sensoriali indotte dai profumi creati ad hoc dal profumiere e “naso” Roberto Dario… profumo di terra, di carota, ciliegia e, con un percorso suddiviso in 4 accordi olfattivi da odorare in altrettanti calici fissati su piedistalli artistici, anche quello del Prosecco. Per ciascuna sala un tutor qualificato accompagnava i visitatori, la terra a Roberto Cipresso esperto di terroir, Valentina Spigariol che mi affianca in questo percorso raccontava le Orto-Grafie dedicate agli ortaggi, Laura Thomas sommelier AIS accoglieva nella sala Prosecco e Teresa Perissinotto/Roberto Robazza per Accademia Italiana della Cucina raccontavano cibo e sapori con focus sulla Polenta Mais Biancoperla. L’accoglienza in sala multivisione – allestimento realizzato in collaborazione con Francesco Lopergolo – era gestita da Cristina Scattolin e dal sottoscritto, qualificante la presentazione a cura di Rita Scartoni – Fratelli Alinari. Due le sezioni multimediali, in mansarda uno schermo di terra lungo circa 7 x 1,25 metri gestito con 3 proiettori, completato con alcune Orto-Grafie illuminate in sincronia da una serie di faretti e, nella sala Prosecco, un grande monitor con visione in loop della multivisione “Dreamy Prosecco”.