CERCATORE DI BELLEZZA
Da dove incominciare il mio primo post se non dalla definizione di “cacciatore di bellezza” con cui mi presento nella home page e nella quale mi identifico completamente?
Cercatore lo sono da quando ne ho consapevolezza. La ricerca è profondamente legata al mio essere, incisa forse nel mio DNA e comunque coltivata fin da piccolo dai miei genitori. Un tratto caratteriale istintivo, un bisogno primario, una risposta alla necessità generata da introversione e timidezza.
Una ricerca perlopiù praticata nella natura, indirizzata alle infinite meraviglie che l’universo in cui viviamo ci offre continuamente. In ogni luogo e in ogni situazione, ritengo che sempre si possa cercare e trovare il bello. In una remota foresta come dentro al piatto in cui sto mangiando, in un angolo segreto della laguna o in mezzo al traffico cittadino, e talora persino nelle situazioni di difficoltà. Sorprendersi per quello che vedi è entusiasmante!
Quello di cacciatore di bellezza è invece uno status di cui solo progressivamente, in parallelo col crescere della passione per la fotografia, ho preso coscienza. Gradualmente ma con una eccezione, quella per i funghi, ho iniziato a sostituire la raccolta fisica di quanto cercavo e trovavo, limitandola alla raccolta delle “sole” immagini.
Fondamentale è stato capire che l’appagamento per la scoperta si completava pienamente solo rivedendo le immagini catturate e fissate in un supporto fotografico. Fotografia dunque sia strumento di conoscenza e approfondimento, che fine emozionale ed estetico.
“CercaLaBellezza” mi chiama Allison, un’amica giornalista conosciuta un paio d’anni fa in Laguna di Venezia, con la quale ho condiviso una crociera sul bragozzo Eolo e la visione del reportage che avevo prodotto. Spero di meritare questo nome e di continuare, il più a lungo possibile, ad emozionarmi ed entusiasmarmi come un bambino per ogni piccola o grande scoperta lungo un percorso tanto affascinante quanto imprevedibile.